Nel caso di sintomi neurologici insoliti, tra cui emicranie persistenti, convulsioni, alterazioni dello stato mentale e crisi epilettiche, è fondamentale prendere in seria considerazione la possibilità di una causa parassitaria, anche se si tratta di un’evenienza non comune. I parassiti che possono raggiungere il cervello sono in grado di provocare una vasta gamma di disturbi neurologici, la cui gravità dipende dal tipo di parassita, dalla localizzazione e dalla risposta immunitaria dell’organismo. Tra le malattie più note vi è la neurocisticercosi, provocata dalla larva del verme solitario Taenia solium che porta la larva fino al sistema nervoso centrale.
Come i parassiti raggiungono il cervello e quali malattie causano
Quando si ingeriscono alimenti contaminati da uova o larve di certi parassiti intestinali, in particolare la Taenia solium, queste possono penetrare la parete intestinale e, tramite la circolazione sanguigna, raggiungere tessuti distanti come il cervello, l’occhio e altri organi. Nel sistema nervoso centrale, le larve formano delle cisti, originando una condizione chiamata neurocisticercosi, che rappresenta la causa più frequente di infezione cerebrale da parassiti a livello mondiale.
Altri parassiti, come alcuni elminti (vermi), possono scatenare quadri di meningite parassitaria, dove le membrane che rivestono il cervello si infiammano producendo sintomi gravi e rapidi.
Sintomi principali delle infezioni parassitarie nel cervello
Il quadro clinico è spesso insidioso e può manifestarsi anche diversi anni dopo il contagio, quando le larve attive muoiono e vengono aggredite dal sistema immunitario, causando una reazione infiammatoria. I disturbi neurologici variano a seconda della localizzazione delle cisti e dell’intensità dell’infiammazione. I sintomi più frequenti sono:
Questi sintomi possono essere comuni a molte altre patologie neurologiche, ma la loro comparsa in assenza di cause evidenti deve far supporre anche una eventuale infezione da parassiti nel cervello.
Progressione, diagnosi e pericoli delle parassitosi cerebrali
Le malattie neurologiche causate da parassiti, come la neurocisticercosi, possono rimanere silenti per anni. Generalmente, al momento della morte delle larve, si attiva una risposta infiammatoria locale che determina la comparsa dei sintomi neurologici più evidenti. In certi casi l’infiammazione porta allo sviluppo di edema, gliosi (reazione del tessuto cerebrale), crisi epilettiche e persino alterazioni comportamentali o cognitive. Le cisti di maggiori dimensioni possono bloccare i canali del liquido cefalorachidiano provocando idrocefalo ostruttivo, una condizione potenzialmente fatale.
Il rischio maggiore senza diagnosi e trattamento tempestivi è lo sviluppo di complicanze gravi quali meningite eosinofila (forma di infiammazione delle meningi), encefalite, aumento della pressione intracranica, e crisi convulsive non controllate che possono portare al decesso.
La diagnosi si basa su risonanza magnetica cerebrale, TAC, esami di laboratorio (sangue, liquor), e spesso test immunologici alla ricerca di anticorpi contro i parassiti. In presenza di sintomi neurologici atipici, soprattutto in soggetti appartenenti a categorie a rischio per viaggi in aree endemiche o consumo di carne poco cotta, il sospetto clinico è essenziale per giungere alla diagnosi.
Prevenzione, trattamento e quando allarmarsi
La prevenzione delle parassitosi neurologiche ruota attorno a norme igieniche alimentari: evitare carne di maiale cruda o poco cotta, frutta e verdura non lavate, acqua potenzialmente contaminata. Un’attenta cottura degli alimenti riduce drasticamente il rischio di infezione da Taenia solium e altri parassiti.
Il trattamento della neurocisticercosi e delle meningiti parassitarie prevede l’uso di farmaci antiparassitari specifici, talora associati a corticosteroidi per attenuare l’infiammazione. In casi selezionati può rendersi necessaria la chirurgia per rimuovere le cisti più voluminose o per drenare il liquido intracranico.
Quando preoccuparsi?
Se si manifestano uno o più dei seguenti sintomi neurologici senza una causa apparente:
è fondamentale rivolgersi immediatamente al medico per eseguire i necessari accertamenti. L’infezione parassitaria va diagnosticata e trattata tempestivamente per evitare danni neurologici permanenti o il rischio di morte.
Altre manifestazioni e aspetti da considerare
La presenza di cisti parassitarie può determinare sintomi molto diversi a seconda della localizzazione:
È importante non sottovalutare sintomi neurologici “strani” persistenti, in quanto la diagnosi di una condizione parassitaria talvolta rappresenta una corsa contro il tempo. La consultazione con uno specialista in neurologia, infettivologia e l’esecuzione di esami specifici sono i passaggi indispensabili per la corretta identificazione e il trattamento. Essere informati sul rischio di infestazione cerebrale da parassiti rappresenta il primo passo per preservare la propria salute e quella dei propri cari.