Ecco quali sono i trattori e le macchine agricole definite eccezionali dal codice della strada e le regole che devono rispettare

Le macchine agricole definite eccezionali dal Codice della strada sono quei veicoli che, per caratteristiche costruttive o necessità funzionali, superano i limiti dimensionali e di peso fissati dalla normativa vigente. In particolare, la definizione si applica sia a trattori sia a altre macchine utilizzate in agricoltura, come la mietitrebbia o le irroratrici, quando eccedono le misure standard e le masse massime ammesse per la circolazione sulle strade pubbliche.

Limiti dimensionali e di massa previsti dalla legge

Il Codice della strada stabilisce limiti precisi per la sagoma massima dei veicoli agricoli, dettagliati nell’articolo 61 e richiamati dall’articolo 104:

  • Larghezza: 2,55 metri
  • Altezza: 4,00 metri
  • Massa complessiva: variabile a seconda del tipo di macchina; per esempio, la massa di una macchina agricola semovente a monoasse non può superare le 6 tonnellate, mentre quella delle cingolate non può eccedere le 16 tonnellate

Quando una macchina agricola, comprese le trattrici equipaggiate con attrezzature portate o semiportate, supera anche uno solo dei limiti sopra citati, viene classificata come eccezionale e deve rispettare una specifica disciplina sia in termini di autorizzazioni sia di modalità di circolazione sulla rete stradale italiana.

Tipologie di macchine agricole eccezionali

Il Codice della strada distingue tra le diverse tipologie di macchine agricole in base alle caratteristiche costruttive e alle prestazioni:

  • Macchine agricole semoventi operatrici (come la mietitrebbia) che superano peso e dimensioni massime
  • Trattrici agricole con attrezzi portati o semiportati che eccedono i limiti
  • Convogli agricoli costituiti da una semovente e una macchina trainata: questi possono raggiungere una lunghezza massima di 16,5 metri, ma non possono essere considerati eccezionali esclusivamente per la lunghezza, poiché la legge non ammette l’eccezionalità per questa misura specifica

La normativa comunitaria, attraverso il regolamento 167/2013, detta ulteriori regole di omologazione per la circolazione e la definizione di veicoli agricoli eccezionali validi in tutta l’Unione Europea.

Autorizzazioni e modalità di circolazione

Per poter circolare su strada, le macchine agricole eccezionali devono essere munite di un’apposita autorizzazione rilasciata dall’ente proprietario della strada. Per le strade statali l’ente responsabile è l’ANAS, mentre per le altre strade è la Regione di partenza. L’autorizzazione indica i dati del proprietario, gli estremi del veicolo, le specifiche misure eccedenti, il periodo di validità – che può andare da un minimo di 4 mesi a un massimo di 2 anni – e le aree territoriali in cui è consentita la circolazione. È possibile richiedere il rinnovo dell’autorizzazione e in alcuni casi vengono ridotti i diritti di segreteria.

Durante la marcia su strada, le macchine agricole eccezionali sono tenute al rispetto di alcune regole aggiuntive:

  • Dotazione di pannelli e dispositivi di segnalazione visiva, posti in modo da rendere evidente l’ingombro del veicolo, come previsto dalla normativa regolamentare
  • Eventuale presenza di un veicolo di scorta che deve precedere la macchina agricola ad una distanza compresa fra 75 e 150 metri, segnalando la presenza del convoglio agli altri utenti della strada
  • Rispetto delle condizioni e delle cautele prescritte dall’autorizzazione, specialmente in caso di trasporto di carichi sporgenti o con sbalzi notevoli

Sanzioni e responsabilità

La circolazione di trattori e macchine agricole eccezionali prive della necessaria autorizzazione, o che non rispettano le regole di segnalazione e sicurezza stabilite dal regolamento, comporta l’applicazione di sanzioni amministrative elevanti. La legge prevede multe che variano da 430 € fino a 1.731 €, a seconda della violazione accertata e della gravità della situazione.

Le principali responsabilità di chi conduce una macchina agricola eccezionale includono:

  • Verifica della regolarità dell’autorizzazione prima della circolazione
  • Controllo dei dispositivi di segnalazione visiva e degli attrezzi trasportati o portati
  • Restringimento della marcia alle aree e ai periodi indicati nell’autorizzazione
  • Assunzione delle cautele prescritte dal regolamento, come la presenza di veicoli di scorta, quando necessario

Ruolo della patente di guida

La guida di macchine agricole eccezionali è permessa a chi è in possesso della patente di categoria B, conseguibile al compimento dei 18 anni, come previsto dalla normativa nazionale. La patente consente la conduzione di tutte le macchine agricole, incluse quelle che rientrano nella definizione di eccezionali, purché siano rispettate tutte le disposizioni normative in materia di autorizzazioni, segnalazioni e sicurezza.

Ulteriore aspetto rilevante riguarda i requisiti tecnici e funzionali delle macchine, tra cui la distribuzione delle masse e la verifica della stabilità durante l’impiego su strada; per esempio, la massa trasmessa all’asse di guida non deve mai essere inferiore al 20% della massa totale in condizioni statiche per le macchine agricole semoventi, pena la perdita delle condizioni di sicurezza per la circolazione.

In sintesi, la normativa italiana sulle macchine agricole eccezionali impone una disciplina severa e dettagliata, con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli utenti della strada e prevenire incidenti legati a mezzi di grandi dimensioni o massa notevole. Chiunque operi con trattori o macchinari agricoli classificati come eccezionali deve conoscere e rispettare integralmente tali regole, per assicurare una circolazione priva di rischi e conforme alla legge. Le regole si basano su precise soglie dimensionali e sulla necessità di ottenimento di autorizzazioni specifiche, affiancate da misure di sicurezza supplementari e dalla gestione attenta delle condizioni operative, anche nella prospettiva dell’applicazione del regolamento UE n. 167/2013 in ambito europeo.

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